Niccolò Povero
Il nome di Niccolò Povero compare in una curiosa silloge quattrocentesca, che riporta, insieme ad altri testi giullareschi e canterini, due lunghi capitoli in terza rima denominati mattane (voce di area toscana che significa ‘stramberie’, ‘assurdità’). Non si hanno notizie certe sull’identità dell’autore, ma i due componimenti sono una testimonianza importante nella tradizione della poesia comica fiorentina della seconda metà del XIV secolo.