La fortuna di Dante Manoscritti, libri, opere d’arte alla Camera dei Deputati

La fortuna di Dante
Manoscritti, libri, disegni:
carte che splendon “dal tempo all’etterno”

CAMERA DEI DEPUTATI, Palazzo di Montecitorio, Sala della Lupa, Roma

11 ottobre – 4 novembre 2018.

a cura di
Donato Pirovano e Francesco Buranelli

una mostra di
MetaMorfosi

promossa da
Musei Reali di Torino – Biblioteca Reale di Torino, cattedra di Filologia
e Critica dantesca dell’Università degli Studi di Torino e Camera dei deputati

 

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L’Associazione Culturale MetaMorfosi, assieme ai Musei Reali di Torino – Biblioteca Reale di Torino, alla cattedra di Filologia e Critica dantesca dell’Università degli Studi di Torino e alla Camera dei deputati, organizzano una grande mostra che raccoglierà in una prestigiosa sede, per la prima volta insieme, codici, libri e documenti danteschi.
L’esposizione si inserisce nell’ambito delle iniziative promosse in Italia e nel Mondo per ricordare Dante Alighieri e rientra nel programma dei Centenari Danteschi (1265-2015 ~ 1321-2021), aperti
solennemente il 4 maggio 2015 nell’aula del Senato della Repubblica Italiana alla presenza del Presidente della Repubblica. L’evento prevede la realizzazione di una mostra presso la Sala della Lupa di Palazzo di Montecitorio dall’8 dicembre 2017 al 28 gennaio 2018.
La mostra – articolata in sezioni – intende offrire al visitatore la possibilità di ammirare dal vivo alcuni dei tesori librari che in sette secoli di storia hanno contribuito alla fortuna di Dante e di comprendere il ruolo che hanno tuttora le biblioteche per la tutela di questo straordinario patrimonio librario. Perse tutte le sue carte – di Dante, infatti, non è rimasto alcun manoscritto autografo –, la fortuna del poeta è legata a quanti nel tempo hanno ammirato e amato le sue opere, copiandole, stampandole, studiandole. Il visitatore avrà inizialmente la possibilità di entrare idealmente in uno scriptorium trecentesco apprezzando, attraverso pregevoli codici, le modalità di trascrivere, illustrare e commentare la Divina Commedia nel secolo XIV. Le sezioni successive guideranno il visitatore alla scoperta di quei libri a stampa, dagli incunaboli alle moderne edizioni, che hanno segnato la fortuna non solo della Divina Commedia, ma anche di altre opere dantesche. L’ultima sezione, infine, intende illustrare come l’icastica poesia dantesca abbia prodotto nei secoli pregevoli tesori artistici in un binomio indissolubile tra poesia e pittura.
Il percorso espositivo, che intende proporre circa 52 documenti librari, sarà accompagnato da apparati didattici che non intendono essere soltanto didascalie delle opere esposte, ma vogliono fungere da supporto al visitatore per comprendere e conoscere le modalità di pubblicare e leggere Dante dai primi codici alle più moderne edizioni.

 

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La Salerno Editrice parteciperà alla mostra, esponendo cinque fra i testi danteschi del nostro catalogo.