Leonardo Bruni, Lorenzo Valla, Angelo Poliziano, Marsilio Ficino, Cristoforo Landino, il Pontano, Boiardo sono questi alcuni degli autori che danno corpo al volume dedicato agli autografi dei letterati del Quattrocento. Con le sue quasi cinquecento pagine e le centinaia di manoscritti e postillati censiti, il volume offre non solo un insostituibile strumento di ricerca sui singoli autori, ma anche un grande affresco della cultura umanistica osservata nelle pratiche di lavoro dei suoi protagonisti: il dialogo con antichi e moderni nei margini dei volumi della biblioteca, i tormenti del processo compositivo, le mille vie che legano tradizioni manoscritte spesso ancora di stampo medievale alla rivoluzionaria novità della stampa. Una selva di carte pubbliche e private che è anche una selva di scritture (dalla gotica all’italica) e di lingue (latino, greco, volgari). Ma è soprattutto una testimonianza concreta della rete profonda di rapporti e condivisione di metodi e idee che è alla base dell’Umanesimo italiano.