Dante nell’interpretazione dei suoi contemporanei. Due testi fondamentali nell’esegesi primo-trecentesca della Commedia
Questa edizione, appositamente allestita per l’«Edizione Nazionale dei Commenti Danteschi», offre per la prima volta all’attenzione degli studiosi e dei lettori il testo critico del più importante commento integrale alla Commedia di area fiorentina, realizzato intorno al 1334 (a soli tredici anni dalla morte del poeta) da un anonimo esegeta, che dichiara addirittura la propria personale conoscenza e consultazione dell’Alighieri («Io scrittore udii dire a Dante»). L’opera si configura come una summa di tutte le precedenti esperienze interpretative, messe a frutto mediante una tecnica compilatoria mirata a proporre una varia lectio ermeneutica, che si vuole discutere e disciplinare. Nell’àmbito dell’esegesi dantesca delle origini, l’opera ricopre un ruolo di assoluto rilievo anche per la purezza del suo volgare, apprezzata e valorizzata fin dal XVI secolo dagli Accademici della Crusca, che vi trassero oltre 1.400 lemmi per la prima edizione del loro Vocabolario (1612),
attribuendogli altresì, in ragione dei suoi pregi linguistici, la lusinghiera qualifica di Ottimo, divenuta poi canonica.
I curatori: Giovanni Battista Boccardo Ricercatore presso l’Università di Pavia, è autore di saggi dedicati a Dante e all’antica esegesi della Commedia. Massimiliano Corrado insegna Filologia della letteratura italiana presso l’Università degli Studi di Napoli «Federico II». È condirettore della «Rivista di Studi Danteschi». Per l’«Edizione
Nazionale dei Commenti Danteschi» ha già curato l’edizione critica del commento primo-novecentesco di Vittorio Rossi, completato da Salvatore Frascìno. Vittorio Celotto Ricercatore presso l’Università degli Studi di Napoli «Federico II», è autore di saggi dedicati a Dante, alla poesia comica medioevale e ai commenti antichi alla Commedia. Ciro Perna Ricercatore presso l’Università degli Studi di Napoli «Federico II», impegnato nel grande progetto IDP-Illuminated Dante Project. Ha pubblicato diversi saggi e monografie di àmbito
dantesco.
Le Chiose sopra la ‘Comedia’ dell’Amico dell’Ottimo
Nell’àmbito dell’esegesi dantesca delle origini, l’opera ricopre un ruolo di assoluto rilievo anche per la purezza del suo volgare, apprezzata e valorizzata fin dal XVI secolo dagli Accademici della Crusca, che vi trassero oltre 1.400 lemmi per la prima edizione del loro Vocabolario (1612), attribuendogli altresì, in ragione dei suoi pregi linguistici, la lusinghiera qualifica di Ottimo, divenuta poi canonica.
ll to. IV offre, invece, l’edizione delle Chiose sopra la ‘Comedia’ del cosiddetto Amico dell’Ottimo, un differente esegeta fiorentino che a pochissimi anni di distanza (tra il 1337 e il 1341) allestì un nuovo commento che, oltre all’utilizzo di ampi brani dell’Ottimo, talvolta modificati e riadattati, palesa una interessante operazione di sintesi della pregressa esegesi, non senza intelligenti spunti di originalità interpretativa, ottenuti anche attraverso l’impiego di fonti autonome e innovative. Un ruolo importante nella tradizione di questo testo, finora inedito, va riconosciuto al notaio fiorentino Andrea Lancia, copista del codice più autorevole di tale commento.
Il Curatore: Ciro Perna è ricercatore presso l’Università degli Studi di Napoli «Federico II», impegnato nel grande progetto IDP-Illuminated Dante Project. Ha pubblicato diversi saggi e monografie di àmbito dantesco.
Le Chiose possono essere vendute singolarmente, al presso di Euro 110,00
Ottimo commento alla 'Commedia'
€290,00
Dino Villatico
Gerardina Di Massa
Natale Vacalebre
Claudio Gallo
Redazione
redazione
Ugo Cundari
Paolo Pellegrini
Gaia Curci
Claudio Giunta
Dante nell’interpretazione dei suoi contemporanei. Due testi fondamentali nell’esegesi primo-trecentesca della Commedia
Questa edizione, appositamente allestita per l’«Edizione Nazionale dei Commenti Danteschi», offre per la prima volta all’attenzione degli studiosi e dei lettori il testo critico del più importante commento integrale alla Commedia di area fiorentina, realizzato intorno al 1334 (a soli tredici anni dalla morte del poeta) da un anonimo esegeta, che dichiara addirittura la propria personale conoscenza e consultazione dell’Alighieri («Io scrittore udii dire a Dante»). L’opera si configura come una summa di tutte le precedenti esperienze interpretative, messe a frutto mediante una tecnica compilatoria mirata a proporre una varia lectio ermeneutica, che si vuole discutere e disciplinare. Nell’àmbito dell’esegesi dantesca delle origini, l’opera ricopre un ruolo di assoluto rilievo anche per la purezza del suo volgare, apprezzata e valorizzata fin dal XVI secolo dagli Accademici della Crusca, che vi trassero oltre 1.400 lemmi per la prima edizione del loro Vocabolario (1612),
attribuendogli altresì, in ragione dei suoi pregi linguistici, la lusinghiera qualifica di Ottimo, divenuta poi canonica.
I curatori:
Giovanni Battista Boccardo Ricercatore presso l’Università di Pavia, è autore di saggi dedicati a Dante e all’antica esegesi della Commedia.
Massimiliano Corrado insegna Filologia della letteratura italiana presso l’Università degli Studi di Napoli «Federico II». È condirettore della «Rivista di Studi Danteschi». Per l’«Edizione
Nazionale dei Commenti Danteschi» ha già curato l’edizione critica del commento primo-novecentesco di Vittorio Rossi, completato da Salvatore Frascìno.
Vittorio Celotto Ricercatore presso l’Università degli Studi di Napoli «Federico II», è autore di saggi dedicati a Dante, alla poesia comica medioevale e ai commenti antichi alla Commedia.
Ciro Perna Ricercatore presso l’Università degli Studi di Napoli «Federico II», impegnato nel grande progetto IDP-Illuminated Dante Project. Ha pubblicato diversi saggi e monografie di àmbito
dantesco.
Le Chiose sopra la ‘Comedia’ dell’Amico dell’Ottimo
Nell’àmbito dell’esegesi dantesca delle origini, l’opera ricopre un ruolo di assoluto rilievo anche per la purezza del suo volgare, apprezzata e valorizzata fin dal XVI secolo dagli Accademici della Crusca, che vi trassero oltre 1.400 lemmi per la prima edizione del loro Vocabolario (1612), attribuendogli altresì, in ragione dei suoi pregi linguistici, la lusinghiera qualifica di Ottimo, divenuta poi canonica.
ll to. IV offre, invece, l’edizione delle Chiose sopra la ‘Comedia’ del cosiddetto Amico dell’Ottimo, un differente esegeta fiorentino che a pochissimi anni di distanza (tra il 1337 e il 1341) allestì un nuovo commento che, oltre all’utilizzo di ampi brani dell’Ottimo, talvolta modificati e riadattati, palesa una interessante operazione di sintesi della pregressa esegesi, non senza intelligenti spunti di originalità interpretativa, ottenuti anche attraverso l’impiego di fonti autonome e innovative. Un ruolo importante nella tradizione di questo testo, finora inedito, va riconosciuto al notaio fiorentino Andrea Lancia, copista del codice più autorevole di tale commento.
Il Curatore:
Ciro Perna è ricercatore presso l’Università degli Studi di Napoli «Federico II», impegnato nel grande progetto IDP-Illuminated Dante Project. Ha pubblicato diversi saggi e monografie di àmbito dantesco.
Le Chiose possono essere vendute singolarmente, al presso di Euro 110,00