Geografie del Petrarca

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Geografie del Petrarca, al plurale, perché il volume si propone di indagare il rapporto tra Petrarca e la “geografia” su più versanti, anche lontani tra loro. Da un lato, storici della geografia (Marica Milanesi e Nathalie Bouloux) e filologi medievali e umanistici (Marco Petoletti, Giovanni Cascio, Manlio Pastore Stocchi) fanno il punto sulle rappresentazioni trecentesche del mondo allora noto, sulle conoscenze geografiche del Petrarca, sul suo interesse per i testi geografici latini e per il recupero dello “spazio antico”, sull’unica opera lato sensu “geografica” da lui prodotta, l’Itinerarium ad sepulcrum Domini nostri Yesu Christi; dall’altro, storici della letteratura italiana (Theodore Cachey, Giancarlo Alfano, Luca Zuliani) prendono invece in esame la produzione in volgare del Petrarca con particolare attenzione agli aspetti, alle strutture e alle simbologie “spaziali” che emergono dalla lettura del Canzoniere e dei Trionfi.