Un vol. in facsimile di cm. 35,5 × 22,5 ca., di cc. II-187 + 100-II [= pp. 582], rilegato con dorso in piena pelle, in cofanetto. Tiratura mondiale di 599 esemplari numerati + 26 fuori commercio distinti con lettere dell’alfabeto
A distanza di quasi settecento anni, nell’ambito della Edizione Nazionale dei Commenti danteschi, viene qui per la prima volta presentato, in una monumentale edizione facsimilare, il preziossismo codice Riccardiano-Braidense, da sempre diviso in due frammenti (uno conservato alla Biblioteca Riccardiana e l’altro alla Biblioteca Braidense) ed ora riportato alla sua unità di manufatto tra i più raffinati e suggestivi dell’antica tradizione della Commedia. L’edizione del testo tràdito, il commento di Iacomo della Lana, è stato pubblicato nel marzo 2010, nella serie Edizione Nazionale deli Commenti danteschi. Iacomo fu autore di uno dei primi e più accreditati commenti alla Commedia, il primo esteso all’interno del poema, databile all’incirca fra il 1323 e il 1328: dunque a brevissima distanza dalla morte di Dante. Un commento che si impose subito tra i contemporanei e i lettori più tardi dell’opera dantesca, non solo per la scrittura in volgare, contro l’ampio uso del latino tra i chiosatori della Commedia, ma per l’acume dell’interpretazione e la chiarezza espositiva, che lo posero spesso in concorrenza anche con il poco più tardo, e non meno apprezzato, cosiddetto Ottimo Commento, che spesso accoglie interi brani o sezioni del commento lanèo, incorporati nel testo. L’entità del suo successo tra i contemporanei e i posteri è attestata dal centinaio abbondante dei manoscritti che lo hanno tramandato (contro le poche decine dello stesso Ottimo).
Dante Alighieri
La Commedia, con il commento di Iacomo della Lana, nel ms. Riccardiano-Braidense
Piero Boitani
Cesare Segre
A distanza di quasi settecento anni, nell’ambito della Edizione Nazionale dei Commenti danteschi, viene qui per la prima volta presentato, in una monumentale edizione facsimilare, il preziossismo codice Riccardiano-Braidense, da sempre diviso in due frammenti (uno conservato alla Biblioteca Riccardiana e l’altro alla Biblioteca Braidense) ed ora riportato alla sua unità di manufatto tra i più raffinati e suggestivi dell’antica tradizione della Commedia. L’edizione del testo tràdito, il commento di Iacomo della Lana, è stato pubblicato nel marzo 2010, nella serie Edizione Nazionale deli Commenti danteschi. Iacomo fu autore di uno dei primi e più accreditati commenti alla Commedia, il primo esteso all’interno del poema, databile all’incirca fra il 1323 e il 1328: dunque a brevissima distanza dalla morte di Dante. Un commento che si impose subito tra i contemporanei e i lettori più tardi dell’opera dantesca, non solo per la scrittura in volgare, contro l’ampio uso del latino tra i chiosatori della Commedia, ma per l’acume dell’interpretazione e la chiarezza espositiva, che lo posero spesso in concorrenza anche con il poco più tardo, e non meno apprezzato, cosiddetto Ottimo Commento, che spesso accoglie interi brani o sezioni del commento lanèo, incorporati nel testo. L’entità del suo successo tra i contemporanei e i posteri è attestata dal centinaio abbondante dei manoscritti che lo hanno tramandato (contro le poche decine dello stesso Ottimo).
Dante Alighieri