I codici petrarcheschi latini della Biblioteca Nazionale Marciana di Venezia

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I Censimenti rappresentano, come si sa, uno strumento necessario per le edizioni dei testi latini e per la poesia volgare del Petrarca. Ovviamente anche per la sua fortuna, e per le varie facce del petrarchismo. Ma costituiscono allo stesso tempo un serbatoio di fonti primarie anche per l’Umanesimo: come gli addetti ai lavori ben sanno. Infatti, con il grande aretino si accompagnarono spesso i testi degli Umanisti d’Europa e di Italia nel Quattrocento, famosi o quasi sconosciuti. La Collana dei Censimenti delle opere di Francesco Petrarca riprende – sotto l’egida dell’Ente Nazionale Petrarca – e continua, dagli spazi sotto le Alpi, con il primo dei due tomi sui codici della Marciana di Venezia (sono conservati oggi presso la Marciana 74 codici petrarcheschi latini), il Censimento dei latini, curato da Aurelio Malandrino: subito seguirà il secondo tomo con i codici in volgare, curato da Laura Nuvoloni. Un terzo volume sui codici napoletani raccoglierà saggi a puntate già terminati e vagliati, e prevedibilmente in pubblicazione presso la rivista «Studi petrarcheschi».