In occasione del Settimo Centenario della morte di Dante (1321-2021) si giunge alla seconda edizione Il Fiore e il Detto d’Amore, a cura di Luciano Formisano, che grande rilievo ha avuto all’interno delle “Opere di dubbia attribuzione e altri documenti danteschi” della NECOD.
La «Nuova Edizione commentata delle Opere di Dante», la Collana concepita dalla Salerno Editrice come massimo omaggio al Sommo Poeta, si propone di fare un decisivo passo avanti nella lettura e nello studio dell’opera dantesca. Non solo un nuovo testo di tutte le opere, riveduto e aggiornato ai progressi più significativi della filologia internazionale, ma anche un commento di grande respiro in grado di scavare a fondo nel dettato dantesco e cogliere tutte le valenze comunicative di un messaggio estremamente complesso, capace di suscitare emozioni forti anche nei lettori di sette secoli più tardi.
In questa cornice si inserisce la scelta di proporre una nuova edizione dell’opera divenuta dalla sua pubblicazione un punto di riferimento per gli studi danteschi, Il Fiore e il Detto d’Amore: i due poemetti scoperti alla fine dell’Ottocento e subito attribuiti a Dante da una parte della critica. Si tratta – com’è noto – di due parafrasi, parallele e complementari, del Roman de la Rose, capolavoro del Duecento francese, destinato a grande fortuna in àmbito europeo. Se l’attribuzione resta incerta, ancorché sostenuta da studiosi del valore di Guido Mazzoni, Pio Rajna, Gianfranco Contini, sicuro è il pregio letterario dei due poemetti, probabilmente opera di un unico autore, la cui presenza nel panorama culturale del Duecento italiano è degna di ogni rilievo.
Edite criticamente e con ricchezza di apparati filologici ed esegetici da Contini, le due opere vengono ora riproposte in un testo attentamente riveduto e ammodernato nella resa grafica, cosí da renderne piú agevole la lettura, corredato di un ampio commento che riunisce i dati utili a una valutazione puntuale: dai riscontri col romanzo francese, per la prima volta affiancati da una traduzione italiana, ai raffronti piú significativi con l’opera di Dante e la poesia italiana del Duecento. L’edizione è preceduta da un’ampia Introduzione che ripercorre l’intricata questione attributiva. Seguono la Nota ai testi e un ricco apparato di Indici: oltre ai Rimari, l’Indice analitico, tavole di corrispondenza del Fiore con il Roman de la Rose, Indici dei gallicismi, dei capoversi, ecc.
Dante Alighieri
Opere di dubbia attribuzione, to. I. Il Fiore e il Detto d'Amore [II edizione]
€49,00
In occasione del Settimo Centenario della morte di Dante (1321-2021) si giunge alla seconda edizione Il Fiore e il Detto d’Amore, a cura di Luciano Formisano, che grande rilievo ha avuto all’interno delle “Opere di dubbia attribuzione e altri documenti danteschi” della NECOD.
La «Nuova Edizione commentata delle Opere di Dante», la Collana concepita dalla Salerno Editrice come massimo omaggio al Sommo Poeta, si propone di fare un decisivo passo avanti nella lettura e nello studio dell’opera dantesca. Non solo un nuovo testo di tutte le opere, riveduto e aggiornato ai progressi più significativi della filologia internazionale, ma anche un commento di grande respiro in grado di scavare a fondo nel dettato dantesco e cogliere tutte le valenze comunicative di un messaggio estremamente complesso, capace di suscitare emozioni forti anche nei lettori di sette secoli più tardi.
In questa cornice si inserisce la scelta di proporre una nuova edizione dell’opera divenuta dalla sua pubblicazione un punto di riferimento per gli studi danteschi, Il Fiore e il Detto d’Amore: i due poemetti scoperti alla fine dell’Ottocento e subito attribuiti a Dante da una parte della critica. Si tratta – com’è noto – di due parafrasi, parallele e complementari, del Roman de la Rose, capolavoro del Duecento francese, destinato a grande fortuna in àmbito europeo. Se l’attribuzione resta incerta, ancorché sostenuta da studiosi del valore di Guido Mazzoni, Pio Rajna, Gianfranco Contini, sicuro è il pregio letterario dei due poemetti, probabilmente opera di un unico autore, la cui presenza nel panorama culturale del Duecento italiano è degna di ogni rilievo.
Edite criticamente e con ricchezza di apparati filologici ed esegetici da Contini, le due opere vengono ora riproposte in un testo attentamente riveduto e ammodernato nella resa grafica, cosí da renderne piú agevole la lettura, corredato di un ampio commento che riunisce i dati utili a una valutazione puntuale: dai riscontri col romanzo francese, per la prima volta affiancati da una traduzione italiana, ai raffronti piú significativi con l’opera di Dante e la poesia italiana del Duecento. L’edizione è preceduta da un’ampia Introduzione che ripercorre l’intricata questione attributiva. Seguono la Nota ai testi e un ricco apparato di Indici: oltre ai Rimari, l’Indice analitico, tavole di corrispondenza del Fiore con il Roman de la Rose, Indici dei gallicismi, dei capoversi, ecc.
Dante Alighieri