Di arbusti ed umili merici

Nuove prospettive filologiche e critiche sulla poesia "minore" del Medioevo. Atti del Convegno di Napoli, 25-26 maggio 2023

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A partire dagli anni Novanta del secolo scorso gli studi filologici e storico-critici sono stati animati da un fervente recupero di autori e testi antichi, di quella poesia medievale che in una celebre pagina crociana si immaginava fatta di «arbusti ed umili merici» germogliati all’ombra di più alte cime. Anche grazie al parallelo sviluppo di corpora testuali e di strumenti informatici per la ricerca linguistica, rimatori fino ad allora poco, o per nulla noti, si sono rivelati tasselli di importanza non secondaria nella storia letteraria fra Due e Quattrocento. Disporre di un accresciuto numero di testi filologicamente fondati ha aperto alla possibilità di precisare con sempre maggiore chiarezza la fisionomia e la forza modellizzante dei maggiori, come pure di fare nuova luce sulle dinamiche di produzione e trasmissione di testi letterari nell’epoca anteriore alla stampa. Il volume ripercorre e approfondisce la tradizione degli studi sui “minori” del Medioevo con un duplice obiettivo: un bilancio collettivo delle ricerche finora condotte, mettendo a confronto approcci e proposte di metodo, e l’importanza di dare spazio ai cantieri aperti sulla poesia “minore” tra XIII e XV secolo, svelando i risultati di ricerche in corso sul versante testuale e storico-critico.