Francesco Bausi
Lettere
€210,00
- Collana: Edizioni Nazionali, Edizione Nazionale delle Opere di Niccolò Machiavelli, IV
- Curatori: Alessio Decaria, Diletta Gamberini, Andrea Guidi, Alessandro Montevecchi, Marcello Simonetta, Carlo Varotti
- Pagine: pp. CXXX-(VI-VI)-2022 [tot. 2164]
- Volumi: vol. IV; 3 tomi
- Illustrazioni: 1 tavola a colori e 16 pp. di tavole b/n f.t.
- In libreria dal 01/07/2022
- ISBN: 978-88-6973-511-0
- Soggetti: Letteratura dell'età umanistica. Testi
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Left del 04/01/2023
Noemi Ghetti -
Storia in rete del 16/12/2022
Aldo G. Ricci -
Il Corriere fiorentino del 09/11/2022
Mario Bernardi Guardi -
Radio Radicale [video della presentazione] del 04/11/2022
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Giornale di Brescia del 31/10/2022
Sergio Caroli -
Il Fatto Quotidiano del 05/10/2022
Maurizio Viroli -
La Voce di Parma del 03/10/2022
Sergio Caroli -
Tuttolibri - La Stampa del 01/09/2022
Marcello Simonetta -
Il Sole 24 Ore - Domenicale del 01/09/2022
Gabriele Pedullà -
Nazione Indiana del 25/07/2022
Davide Orecchio -
Huffington Post del 22/07/2022
Davide D'Alessandro -
Il Corriere della Sera del 11/07/2022
Paolo Di Stefano
Il volume raccoglie, in tre tomi, il carteggio privato di Niccolò Machiavelli, comprendente 82 lettere sue e 272 missive di corrispondenti. Si tratta di testi che apportano un contributo determinante per la conoscenza della biografia, della personalità e della cultura di Machiavelli, oltre che della storia fiorentina e italiana nel primo quarto del XVI secolo. Il carteggio, infatti, copre gli anni 1497-1527, correndo parallelo da un lato all’attività cancelleresca e politica del Segretario, dall’altro – dopo il 1512 – alla stesura delle sue opere maggiori; e le corpose corrispondenze con Francesco Vettori e con Francesco Guicciardini (che costituiscono buona parte delle lettere degli anni 1513-1527) aprono squarci illuminanti sulle vicende diplomatiche e politiche dell’Italia e dell’Europa negli anni che videro il progressivo assoggettamento della Penisola alle potenze straniere e l’affermazione dell’autorità imperiale, nonché, a Firenze, l’inasprimento del regime mediceo prima della sua improvvisa caduta e dell’effimera esperienza dell’ultima repubblica. Di grande rilievo è anche il pregio letterario di molte epistole: se quelle scambiate tra Machiavelli e Vettori spiccano per la sapiente alternanza di rigorose analisi politiche, resoconti (ora ironici, ora amari, ora malinconici) della propria condizione, raffinati squarci lirici e saporosi inserti novellistici, brillanti scrittori di lettere si rivelano anche altri corrispondenti del Segretario, tra i quali – oltre naturalmente al Guicciardini – Biagio Buonaccorsi, Agostino Vespucci, Filippo de’ Nerli e Filippo Strozzi.
Condotta da una nutrita équipe di filologi e di storici, questa è la prima edizione critica delle lettere familiari di Machiavelli, delle quali viene nuovamente costituito il corpus su rigorose basi filologiche e storiografiche (fissandolo a 354 epistole complessive, grazie anche a nuovi ritrovamenti, soprattutto di autografi e di lettere di corrispondenti), viene pubblicato il testo con apparato (correggendo sul fondamento di tutti i testimoni, alcuni dei quali per la prima volta reperiti in questa occasione, i numerosi errori delle edizioni precedenti) e viene fornito un ampio ed esaustivo commento storico, letterario e linguistico. Ogni lettera è inoltre preceduta da un cappello introduttivo che la inquadra nel suo contesto storico-biografico e che ricostruisce le vicende della sua trasmissione manoscritta e a stampa. Le lettere sono seguite poi da una ricca serie di appendici nelle quali trovano posto minute, lettere ufficiali di vario genere, lettere scritte da Machiavelli per conto di altri, testi para-epistolari e documenti inerenti la biografia del Segretario (tra cui i suoi due testamenti). Corredano e completano i tre tomi, infine, un’introduzione generale, uno studio della tradizione manoscritta e della fortuna editoriale delle lettere, la Nota ai testi e la Nota linguistica, oltre agli indici (delle lettere, degli autografi, dei corrispondenti e dei nomi).
Francesco Baùsi insegna presso l’Università della Calabria, e si occupa prevalentemente di letteratura medievale, umanistica e rinascimentale, di metrica italiana, di poesia otto-novecentesca. Ha dedicato numerosi studi a Machiavelli.