Giovanni Sagredo

L'Arcadia in Brenta

68,00

L’Arcadia in Brenta è una raccolta di novelle della seconda metà del Seicento, scritta da un autorevole esponente della Repubblica di Venezia, Giovanni Sagredo (1617-1682). Per la sua straordinaria ambientazione in uno dei piú rinomati luoghi di villeggiatura e, soprattutto, per il ribaltamento di questa sua cornice nel contenuto narrativo, è un libro che si colloca nell’importante crisi della novellistica e della narrativa barocca, alle origini forse del nostro romanzo settecentesco e della commedia di costume. Nelle otto giornate che la lieta brigata di nobili veneziani trascorre tra le ville palladiane, i giardini, le peschiere, i luoghi ameni di quella dorata “Arcadia”, la narrazione è solo pretesto di conversazione per «sbandire la melanconia» con facezie, motti di spirito, proverbi, barzellette; mentre i «bischizzi», cioè i giochi di parole fatti in società, denunciano la crisi della parola barocca, ormai demistificata e ridotta a uso ludico-conversativo. L’Arcadia in Brenta – qui offerta nella sua redazione definitiva del 1674, «ampliata ed arichitta» – diventò ben presto un best seller della “letteratura d’intrattenimento” (e fu ristampato in oltre venticinque edizioni, spesso clandestine, fino ai primi dell’Ottocento), tanto che Goldoni ne fece il presupposto ideologico-letterario del grande tema della villeggiatura nel teatro moderno.

Giovanni Sagredo

Quinto Marini insegna Letteratura italiana presso l’Università di Genova. Si occupa in prevalenza dei grandi narratori, dei predicatori e della letter. popolare del Seicento. Ha pubblicato studi sulla letter. d’appendice ottocent., su Aretino e sul ‘300.