AA.VV.
Lo spazio letterario di Roma antica. Vol. II. La circolazione del testo
€125,00
Esaurito
- Collana: Fuori collana, Lo spazio letterario di Roma Antica
- A cura di: Giancarlo Susini, Alfonso Traina, Marina Silvestrini, Aldo Luigi Prosdocimi, Adriano Pennacini, Emanuele Narducci, Gianfranco Gianotti, Andrea Giardina, Isabella Gualandri, Paolo Fedeli, Paolo Cugusi, Gioachino Chiarini, Guglielmo Cavallo
- ISBN: 978-88-8402-032-1
- Soggetti: Letteratura latina e greca. Saggi
- pp. 624 + 64 di tav. f.t.
Dalla produzione alla circolazione del testo: il secondo volume de Lo spazio letterario di Roma antica affronta gli innumerevoli itinerari dei testi verso il loro pubblico. Sono forme di comunicazione orale che si svolgono in contesti centrali nella vita civica romana.
Anzitutto il Foro e gli altri luoghi della politica: quelli tradizionali e quelli nuovi, creati dalla nascita del Principato e delle cerchie di corte; ma anche il tribunale, il teatro, gli auditoria, gli ambienti delle élites.
Sono pure, naturalmente, forme di comunicazione scritta. Alcune di queste, come le scritture esposte, hanno caratterizzato talmente il mondo romano da farlo definire, appunto, come una «civiltà epigrafica». Quelli dell’epigrafia sono contesti aperti, ma la comunicazione dello scritto si realizza anche negli spazi chiusi delle biblioteche pubbliche e private e delle scuole, e attraverso le pratiche epistolari. In questo universo di comunicazione, lingua e lingue hanno un posto centrale. Il mondo romano è variegato da infinite venature di idiomi e dialetti locali e dominato da due lingue, il greco e il latino: la circolazione del testo diventa acculturazione anche attraverso traduzioni spesso obbligate. Si creano particolari dislocazioni letterarie: in un impero connotato da forte polarità tra centro e periferie emergono e si affermano le culture locali, qui rivisitate nelle forme problematiche della loro autocoscienza.